Martedì scorso siamo tornati al Teatro Sociale di Bergamo per la terza rappresentazione del nostro spettacolo “Giorni muti, notti bianche”. Lo stesso Teatro aveva visto il nostro debutto il 16 marzo.
Tornare in scena in questo magnifico contesto ha avuto su di noi lo stesso effetto che aveva avuto al debutto: un misto di eccitazione, timore reverenziale, stupore e fascino.
È stata un’altra serata magica: abbiamo sentito la vicinanza di colleghi, amici e parenti venuti a vederci, ma anche il sostegno dei tanti abitanti di Bergamo e provincia accorsi ad assistere allo spettacolo.
Ci sentiamo di dire che ancora una volta è stato un successo!
Ora ci attendono un paio di settimane di pausa, prima dell’ultima data prevista per il 15 aprile al Centro Culturale Aldo Moro di Orzinuovi.
E mentre noi lavoriamo per adattare il nostro spettacolo alla differente location, non si fermano le voci e i commenti sul nostro progetto. Oggi ve ne presentiamo due di cui andiamo particolarmente fieri.
Il 22 marzo alle ore 20 e il 25 marzo alle 18.40 è andato in onda un bellissimo focus di Bergamo TV sul nostro progetto. Se ve lo foste perso potete trovarlo qui.
Venerdì 31 marzo è invece uscito in tutte le edicole Sette, settimanale del Corriere della Sera, in cui a partire da pagina 38 potete trovare un lungo articolo che parla de “Il tempo della cura”. L’articolo è a cura del giornalista Stefano Rodi, che è venuto a trovarci sia in ospedale che in occasione della prima del nostro spettacolo. L’articolo, sebbene contenga alcune inesattezze (precisiamo che la drammaturgia è di Carmen Pellegrinelli, il direttore del Pronto Soccorso si chiama Roberto Cosentini, la terza e la quarta data della messa in scena del nostro spettacolo sono rispettivamente 28 marzo a Bergamo e 15 aprile a Orzinuovi), narra in maniera mirabile il percorso che ha portato alla messa in scena dello spettacolo, cogliendo le motivazioni che ci hanno sospinto e le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. L’articolo è ulteriormente impreziosito dalle foto di Andrea Frazzetta, fotografo professionista che collabora con testate italiane ed estere, che ha seguito il nostro progetto fin dalle sue fasi iniziali.