Il tempo della cura

CHI SIAMO

Chi siamo

Una ventina di infermieri e medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, che hanno vissuto il Covid-19 in prima linea: dall’incredulità alla disperazione, fino a intravvedere i primi raggi di speranza.
Tre anni dopo quei giorni muti e notti bianche, in un incontro di ricordi, corpi e voci gli operatori sanitari rivivono avvenimenti ed emozioni per trasmetterli a chi, da fuori, infondeva loro sostegno, coraggio e fiducia.

Tra i partecipanti, il coordinamento del progetto è stato affidato a Marco Barchiesi, Claudio Calzana, Danilo Cavalieri, Massimiliano De Vecchi, Gabriella Erba, Francesca Maltese e Silvia Ricci.

Danilo Cavalieri

Medico, siciliano, migrante per studio e girovago per passione. Compagno di Silvia e papà di Marta, vivo a Bergamo con un cane e quattro tartarughe. Credo nell’uguaglianza e nella diversità, e non ho mai capito i confini.

Francesca Maltese

Vivo a Villa di Serio e adoro passeggiare in montagna con mio marito Fabio e Milo, il nostro cane. Amo anche leggere (dal volantino della pizzeria alle raccolte di poesie passando per fantasy, noir e romanzi d’avventura), cantare a squarciagola in macchina, dipingere, preparare dolci, cucire e, ogni tanto, oziare sul divano.

Marco Barchiesi

Sono Marco, ho 33 anni e sono un medico del Pronto Soccorso del Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Un “ciuccia nebbia” milanese trapiantato a Bergamo, come dicono da queste parti. Mi piacciono i giochi da tavolo, lo sport (soprattutto quello in televisione!) e la montagna.

Massimiliano De Vecchi

Medico, 47 anni. Mi piacciono i gatti, i viaggi, i libri e il buon vino. Sono felice che Bergamo e Brescia, le città che amo, siano insieme Capitale della Cultura 2023!

Silvia Ricci

Vivo cercando un equilibrio tra il mondo fuori e dentro di me: un alternarsi tra la frenesia di mille impegni, l'organizzazione compulsiva di un'agenda, la programmazione del futuro e la scelta di fermarsi, meditare, assaporare la bellezza del ''qui e ora''.

Eleonora Pisano

Eccomi! Sono Eleonora, medico, ospite in terra bergamasca da 2 anni. Appassionata di montagna, swing e cucina (dalla parte del tavolo ovviamente!).

Elisabetta Venturelli

Sono una neurologa di 45 anni, di Brescia. Vivo a Bergamo da quasi 10 anni e la prima pandemia mi ha reso anche indissolubilmente bergamasca. Con tutto che non so nemmeno a che serie appartengono le squadre di calcio delle mie città, della prima quantomeno.

Patrizia Argiolas

Amo leggere, provare ogni tipo di sport; da buona sarda, amo il mare, ma da quando vivo qui ho scoperto i laghi e la montagna, passioni che cerco di coltivare nel mio tempo libero.

Eugenia Belotti

Adoro la musica, la pallavolo e la medicina d'urgenza (non necessariamente in quest’ordine).

Renata Colombi

Io sono così come mi vedete: senza maschere e con il sorriso sempre. Fare un sorriso mi costa poco, ma so che può essere tutto per chi lo riceve.

Roberto Cosentini

Eterno apprendista: l’essenziale è imparare. Innamorato del cinema, sogno di vivere in montagna, scendere al mare in bicicletta per una gita in barca con le persone del mio cuore.

Laura Maffi

Sono un’infermiera, professione nobile di valore civile e umano. Ottimista per natura. Sempre incuriosita del genere umano.

Martina Stroppiana

Ho 35 anni, sono nata a Savona e il blu del mio mare è sempre nel mio cuore, ovunque io sia. Il mio sogno è viaggiare in tutto il mondo, possibilmente entro la pensione.

Valentina Rosti

Medico di Pronto Soccorso e automedica, amante della montagna, adottata da Bergamo che ogni giorno mi fa rinnamorare di lei come fosse la prima volta.

Simone Benatti

Sono nato e vivo a Milano. Amo leggere, viaggiare, discutere. Da bambino sognavo di fare l’attore, ma in fondo tutti i medici recitano una parte, per cui dopotutto ci sono riuscito.

Lorella Barcella

Figlia di un’epoca senza cellulari, trascorro tutto il mio tempo libero su internet. Sogno però di solcare l’oceano alla ricerca della mia isola perfetta. Come mi vedo nel futuro? Con il premio Pulitzer sulla parete del salotto.

Francesca Canevali

Infermiera del Pronto Soccorso, sono un tipo parecchio dinamico e altruista. Quando riesco, mi piace andare a camminare, in bicicletta, in piscina e palestra, e stare con gli amici… e mi rilassa tantissimo fare la maglia.

Rossana Locatelli

Sono infermiera e lavoro presso il Pronto Soccorso dell'ospedale Papa Giovanni XXIII. Amo il silenzio, la lettura, farmi trasportare dalla bici elettrica e sto realizzando "il mio piccolo puzzle del mondo" attraverso viaggi un po’ dovunque.

Antonella Mangili

Ho deciso di affidare al teatro la mia drammatica esperienza per trovare un canale diretto con i cittadini di Bergamo, per raccontare con il solo filtro del cuore, con corpo e voce, quel che è successo tra le mura dell'ospedale

Silvia Briozzo

Regista

A 13 anni ho scelto il teatro. Adesso ne ho 54 e lavoro in teatro e per il teatro da quando ne avevo 21. Amo l'Isola d'Elba, Pina Bausch, Pier Paolo Pasolini, Emil Cioran, Marguerite Duras, Luigi Ghirri, il 25 aprile, e sostengo la comunità LGBTQI+. Ho sempre amato i personaggi estremi e fragili. E questo amore me lo sono portato in scena e anche nelle centinaia di laboratori teatrali che ho condotto in contesti sempre di confine. Trasformare i corpi invisibili in un evento artistico, poetico. Questo è quello che cerco di fare.

Gabriella Erba

Formatrice e counselor sistemico del Centro Duncan

“Questo progetto rappresenta per me il punto di convergenza tra due anime: quella della formazione e della ricerca in ambito sociale e sanitario, e l’interesse per l’utilizzo di pratiche artistiche come modalità generative di cambiamento e di team building.”

Claudio Calzana

Facilitatore

"In qualità di volontario, per questo meraviglioso progetto mi sono occupato in primo luogo della ricerca di aziende partner che potessero concretamente aiutarci a sostenere l’impresa; ho poi collaborato a definire la Comunicazione, dalla Brand Identity alle varie declinazioni sia off che on line."

Progetto a cura di medici e infermieri del Pronto Soccorso dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII

L’Ospedale Papa Giovanni XXIII costituisce uno dei più grandi ospedali italiani ed è il risultato di una lunga tradizione di cura, passione e dedizione insita nel territorio di Bergamo. Attivo da dicembre 2012 e in prima linea nella lotta al Covid-19 nel 2020, la struttura si distingue in ambito sanitario e socio-assistenziale per i suoi alti standard di cura, ricerca e assistenza, mantenendo sempre uno sguardo puntato alla crescita, al benessere dei malati e all’innovazione scientifica, tecnica e tecnologica.

In collaborazione con Centro Duncan

Ente coordinatore di questo progetto, ha da sempre coniugato le pratiche sociali, psicoterapeutiche, pedagogiche e di counselling con le arti e la filosofia. La poliedricità della sua composizione sociale formata da psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, educatori, counsellor, filosofi, registi, attori, ha favorito il costante dialogo multi e interdisciplinare e il confronto generativo con molteplici enti e istituzioni. Ciò ha permesso di approfondire teorie e sviluppare approcci e metodologie innovative.

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