Giorni muti notti bianche
Marzo 2020: Bergamo si trova ad essere l’epicentro della pandemia. Gli occhi della provincia e del mondo rimangono puntati sull’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
All’attenzione dei media si unisce lo sguardo dei malati, sempre più numerosi, delle loro famiglie e di quelle del personale sanitario.
Da quel momento sospeso, fatto di dolore e speranza, fatica e solidarietà nasce Giorni muti notti bianche: un progetto teatrale ideato dagli infermieri e medici protagonisti di quei giorni terribili.
calendario programmazione
Lo spettacolo
Le foto dello spettacolo al Teatro Sociale di Città Alta (BG)
Foto a cura di Andrea Frazzetta.
Il laboratorio teatrale
A distanza di due anni, la consapevolezza e il desiderio di restituire una testimonianza autentica di quanto vissuto hanno incoraggiato infermieri e medici a mettersi in gioco, attraverso un laboratorio teatrale nato dai loro ricordi, emozioni, sacrifici e paure.
Il sipario si alza così su un’esperienza tragica, ma anche ricca di umanità, in un anno in cui Bergamo e Brescia, accomunate dalla stessa sorte, sono insieme Capitale Italiana della Cultura.
Note di regia
Giorni Muti Notti Bianche è uno spettacolo corale che racconta lo smarrimento di fronte a un evento inaspettato e di dimensioni smisurate. Non è composto da una linea narrativa lineare. Abbiamo pensato di costruire uno sviluppo sì temporale, ma composto di tanti quadri che aprono e chiudono i molteplici temi portati dagli autori stessi. C’era bisogno di mettere al centro il loro sguardo. Quei ricordi indelebili che ancora vivono sotto le palpebre. Ci sono dialoghi a più voci, cori acidi che fanno di contrappunto a momenti intimi, monologhi e narrazioni, coreografie, c’è un canto epico e la meravigliosa musica dal vivo del duo Trovesi e Remondini. Lo spazio è spoglio e la mancanza di oggetti e costumi che rimandino a segni di ospedali è voluto.
Non è uno spettacolo che denuncia, fa indignare, spiega, prende posizione, lancia messaggi o appelli. Qui si mette in scena un’esperienza umana.
Silvia Briozzo
Attrice, regista, autrice e formatrice.
Ha lavorato con Erbamil, Casa degli Alfieri, Teatro la Ribalta, Marco Baliani, Maria Maglietta, Mana Chuma Teatro, Lucia Sardo, La Pulce, Carmen Pellegrinelli, Roberto Corona, Stefano Accorsi, Fabrizio Bentivoglio, Paolo Virzì, Niccolò Ammaniti, Francesca Archibugi.
Da più di vent’anni si occupa di teatro sociale con comunità straniere, rifugiati e richiedenti asilo. Tiene corsi di scrittura poetica in ambito psichiatrico, corsi di formazione in ambito educativo, sociosanitario e aziendale.
Carmen Pellegrinelli
Scrivere la drammaturgia di “Giorni muti e notti bianche”, ha significato non solo calarsi dentro le testimonianze di chi ha vissuto quei giorni, ma anche vedere come da queste sia lentamente emerso un racconto collettivo capace di restituire senso a una vicenda tragica, molto dura da rielaborare. Una creazione collettiva di senso, appunto. Il tentativo, attraverso il teatro, di far risuonare le storie che l’hanno percorsa e dare loro finalmente la dignità epica che meritano"
http://www.carmenpellegrinelli.com
Gianluigi Trovesi e Marco Remondini
Clarinettista, sassofonista e compositore il primo e violoncellista e compositore per progetti di teatro e danza il secondo, Gianluigi Trovesi e Marco Remondini hanno creato la colonna sonora del progetto. In un susseguirsi di brani di repertorio e originali, il live set del duo accompagna lo sviluppo dei diversi quadri, entrando a far parte della scena.
Andrea Frazzetta
Andrea Frazzetta collabora con il New York Times Magazine e il National Geographic.
Cresciuto a Milano, dopo la laurea in arte e architettura ha realizzato il suo primo reportage nella foresta Amazzonica.
Da allora si è dedicato alla fotografia, lavorando su progetti in oltre 60 Paesi del mondo.
Premiato con importanti riconoscimenti fotografici, i suoi lavori sono stati pubblicati su testate internazionali, con partecipazioni presso molte mostre personali e collettive.