Per offrire la nostra testimonianza sui giorni più duri della pandemia abbiamo scelto il teatro: solo l’arte è capace di trovare le parole per raccontare le esperienze più complesse, più ricche e significative della vita. Il teatro è il luogo di disvelamento dell’umanità in tutte le sue pieghe: gioie e dolori, vittorie e sconfitte, speranze e disillusioni, eroismi e debolezze. E poi il teatro mette in gioco i corpi, i volti, le voci e i gesti. Noi abbiamo attraversato quelle notti bianche e quei giorni muti con i nostri corpi, a volte fragili come quelli dei nostri pazienti. Siamo stati, nostro malgrado, protagonisti di uno spettacolo tragico che mai e poi mai avremmo voluto vivere (photo © Andrea Frazzetta).

L’opera ha preso vita attraverso un laboratorio teatrale – guidato dalla regista Silvia Briozzo – nel quale ciascuno di noi ha restituito e condiviso il proprio vissuto attraverso scritti e improvvisazioni sul palco, fino a dar corpo a un testo che a noi pare coerente e suggestivo. La messa in scena dello spettacolo sarà un gesto di cura della memoria e di restituzione alla comunità. Seguiteci sui nostri social (Facebook e Instagram) e fate conoscere il nostro progetto. Ve ne saremo grati.